FINALE
di FABIO VOLINO

 

Citrusville, Florida.

"Sorge. Satannish sorge".
E' una litania continua. Un canto unico che esce dalla gola di Awilda Ayala e degli altri adepti dei Figli di Satannish. Hector Ayala è incredulo: venti giorni fa era solo un insegnante universitario, con una relazione fallita alle spalle, un uomo come tanti. Un uomo che in passato era stato un eroe. Adesso si trova sull'orlo della fine del mondo.
La mano di Satannish esce dal portale creato dai suoi Figli, ma sembra non essere in grado di andare oltre. Nella mente di tutti echeggia un richiamo del demone. "Ho bisogno di più potere".
Come un sol uomo, all'unisono, i suoi adepti alzano le braccia al cielo diventando poco dopo polvere mentre la loro forza vitale va a potenziare Satannish. Piccoli globi di luce bianca che avvolgono la mano del demone, in mezzo ai quali stona una strana nuvoletta nera apparsa poco tempo prima, quando l'amuleto della Tigre Bianca era stato distrutto dal Dr. Strange.
Hector nota che sua sorella non si è ancora polverizzata, una strana forma di speranza inizia a nascere dentro di lui. Le corre incontro e la prende per le braccia, lei rimane impassibile.
"Perchè i Figli di Satannish hanno scelto me? Non può essere stato un caso. Dimmi perchè".
Awilda lo guarda dritto in faccia. "Non capisci, vero? Sì, non è un caso. Così come non è stato un caso che abbia trovato tu gli amuleti dei Figli della Tigre. Era destino. Pensi che gente allenata ed esperta getterebbe via oggetti così potenti nella spazzatura? Era destino. Tu sei un condotto per le energie mistiche terrestri, come l'Uomo Cosa, solo che... non lo hai mai capito".
"Awilda, ti prego, rinuncia a tutto questo ed andiamo via!".
La donna distoglie lo sguardo:"Sei sempre stato uno sciocco". Poi anche lei diventa polvere, mentre Hector rimane impassibile.
Annex e l'Uomo Cosa entrano nel covo dei Figli di Satannish e Alex Ellis rimane subito paralizzato di fronte alla vista che si ritrova di fronte. Inevitabilmente la paura lo coglie e l'Uomo Cosa la avverte. Annex se ne avvede e si alza in volo, lontano dalla portata dell'Uomo Cosa. "Ehi, stai calmo. Non sarò un esperto del sovrannaturale, ma tutti sanno che chiunque prova paura brucia al tuo tocco".
Il Dr. Strange si libra in aria e prova a contrastare la venuta di Satannish, ma i suoi incantesimi sembrano avere scarsa efficacia contro la potenza del demone. Avventatamente il Mago Supremo si avvicina troppo e Satannish lo sfiora con una manata, sufficiente nonostante le protezioni magiche a sbattere Stephen Strange contro una parete ed a farlo poi precipitare al suolo.
Cardiac e Annex sparano i loro raggi energetici contro Satannish, ma non dà al demone neanche il fastidio di un pizzico per un essere umano. La sua venuta è solo questione di alcuni minuti.
Hector Ayala, ancora riverso in ginocchio di fronte al luogo dove un tempo c'era sua sorella, nota ad un tratto qualcosa con la coda dell'occhio e si alza immediatamente. Gideon Mace si sta arrampicando lungo una parete. "Mace, fermo, cos'hai intenzione di fare? Non hai speranza".
"Parla per te, Ayala" ribatte il criminale "Se questa è davvero la fine, non voglio certo andarmene senza combattere".
Con un poderoso balzo, Mace si aggrappa alla enorme mano di Satannish ed inizia a tempestarla di colpi con la sua mazza. Anche stavolta per il demone questa è poco meno di una seccatura, ma ne ha avuto abbastanza di questi fastidi. La mano si ritrae per un attimo ed afferra Mace prima che costui cada al suolo: Satannish lo stringe nella sua presa e gli spezza la spina dorsale, poi lo scaraventa con violenza al suolo. Gideon Mace è già morto prima di cadere a terra.
Hector Ayala si avvicina al suo ex nemico, non può che ammirarne il coraggio... una strana sensazione se ripensa a quello che ha fatto nei suoi confronti. Poi vede Cardiac e Annex che lottano inutilmente e l'Uomo Cosa fermo lì, immobile. Infine alza lo sguardo verso la nuvoletta nera, che lui sa benissimo cos'è. Una idea pazzesca si forma nella sua mente. Con un paio di salti si ritrova di fronte al Burattinaio.
"Ho bisogno che mi crei una replica di quella mano".
"A che ti serve?".
"Tu creala e basta".
Con un altro paio di balzi, Hector è dal Dr. Strange e lo scuote gentilmente, fino a fargli riprendere i sensi. "Deve trasportare me e l'Uomo Cosa all'interno del portale".
"Ma questo è un suicidio".
"Non ci sono molte altre alternative e purtroppo non ho il tempo di spiegarle tutto. Dovrà fidarsi di me".
La fiducia è merce rara al giorno d'oggi, ma tra i colorati difensori in costume che proteggono il nostro mondo trova ancora un terreno fertile. Il Dr. Strange annuisce.
Hector torna dal Burattinaio, che nel frattempo ha completato quanto gli è stato richiesto. Senza dirgli nulla, l'eroe prende la replica della mano di Satannish e fa per allontanarsi. Philip Masters lo ferma:"Aspetta, volevo solo dirti una cosa".
Hector si volta. "Io non sono una brava persona, ma ti ringrazio per aver creduto in me. Se sopravviveremo a questa giornata, andrò subito a trovare mia figlia".
Hector riprende la sua corsa. "Tu sei una brava persona, Masters".
L'eroe è nuovamente al fianco del Dr. Strange. "Sappiamo bene che c'è la possibilità che io non esca vivo da questa situazione. Se questo dovesse capitare, la prego di contattare Peter Parker e Oliver Osnick, sono due miei colleghi all'università. Deve dire loro che sono innocente".
"Lo farò" dice Stephen Strange.

Iowa.

Un reparto armato dello SHIELD irrompe in un edificio alla periferia della città di Des Moines. C'è qualche resistenza, ma viene facilmente sopraffatta: in pochi secondi gli adepti dei Figli di Satannish vengono uccisi o ammanettati. Poi in un piccolo stanzino vengono ritrovati Rick Mason e sua madre, ancora vivi. I due, visibilmente scossi per la drammatica esperienza, vengono portati fuori ed affidati alle cure dei medici e di un bravo psicologo.
Peggy Sue Lewis, che con le sue indagini ha condotto qui il reparto, osserva la scena. Hector Ayala è innocente, questa ne è la prova: quale può essere la migliore cassa di risonanza? In quell'istante qualcuno tossisce alle sue spalle.
"Mi perdoni, avvocato. Il mio nome è Ben Urich: il mio lavoro è quello di raccontare storie. Credo che lei ne abbia una per me".

Citrusville.

Hector Ayala e l'Uomo Cosa vengono fatti librare in aria dal Dr. Strange. Senza che Satannish dia segno di notare la loro presenza, i due oltrepassano il portale mistico. Aldilà di esso le regole della fisica terrestre non si applicano più ed i due si ritrovano in un paesaggio pieno di geometrie impossibili da spiegare con semplici parole, dove non c'è terreno eppure si cammina, dove non ci sono pareti eppure è come sentirsi continuamente premuti contro un muro invisibile.
La vista di Satannish genera la paura in Hector Ayala, l'Uomo Cosa la avverte e si avvicina a lui. Ma improvvisamente la nuvoletta nera si para davanti al guardiano del Nesso delle Realtà ed assume una consistenza precisa. La consistenza di D'Spayre!
"Quale sorpresa ritrovare un mio vecchio nemico!" esclama il demone "Se provassi emozioni umane e credessi in un aldilà, adesso sarei al settimo cielo!".
"Fermo, D'Spayre!".
La voce imperiosa di Hector Ayala blocca sul posto il demone. Anche se non prova emozioni, qualcosa dentro di lui lo fa retrocedere di fronte alla vista di colui che lo aveva distrutto quasi totalmente.
"Ti ho risparmiato perchè sapevo che mi saresti servito. Ed ora hai davanti a te una enorme dose di potere: aiutami a conquistarla e farò sì che tu sia degnamente ricompensato". I sensi mistici del demone non funzionano in questa dimensione, altrimenti capirebbe il bluff in meno di un secondo: ci sono solo i ricordi, i ricordi di un semplice uomo all'apparenza che è riuscito a soggiogarlo. Un uomo con cui non vuole mettersi nuovamente contro.
D'Spayre si lancia contro Satannish. "Il tuo potere sarà mio!".
"Desideri l'impossibile" ribatte Satannish con la sua voce possente.
"E non ho nemmeno i miei poteri... ancora" pensa Hector, quasi incredulo per essere riuscito a convincere D'Spayre. Ma quella era solo una parte del suo piano, adesso arriva la parte più difficile. Anche perchè... non ha la minima idea di come agire.
La dimensione in cui si trova è un catalizzatore di energie mistiche. Energie che vengono travolte dalla lotta tra D'Spayre e Satannish. Secondo sua sorella Awilda, lui è un condotto per questo tipo di energie. L'uomo si concentra, cerca di estraniarsi da tutto ciò che lo circonda, per quanto questo sforzo risulti insopportabile. Ad un tratto Hector vede davanti a sè solo una profonda oscurità... con un piccolo barlume di luce in lontananza: si tuffa dentro quella luce, che per quanto ne sa potrebbe anche segnare la sua fine. Ed invece...
Ed invece quando riapre gli occhi è di nuovo avvolto dal costume della Tigre Bianca ed il Cristallo della Conquista è ancora al suo collo. Da qui in poi ogni mossa è un azzardo, ogni errore un passo che porta più vicino all'apocalisse.
Hector prende la riproduzione della mano di Satannish creata dal Burattinaio e la colpisce con le energie mistiche emesse dal Cristallo. Non è qualcosa che possa creare dolore al demone, eppure lui avverte qualcosa. Si distrae, permettendo a D'Spayre di intensificare i suoi attacchi, ma si riprende in pochi istanti ed emettendo due raggi dai suoi occhi polverizza l'incarnazione dell'angoscia. Hector sa di essere alla stretta finale.
"Chi sei tu?" gli chiede Satannish. Bene, gli serve qualche altro secondo per portare avanti il suo piano.
"Sono la persona che i tuoi Figli hanno voluto coinvolgere in questa vicenda. La persona sbagliata".
"I miei Figli non possono sbagliare".
"I tuoi Figli sono morti".
Hector si pente subito di aver detto questa frase, ma ormai è troppo tardi. Satannish fa uscire nuovamente dai suoi occhi i due raggi mistici. Mentre vede che si avvicinano, pochi istanti che durano un'eternità, Hector Ayala pensa che se proprio questa sarà la sua fine... non sarà così grandiosa. I raggi lo colpiscono... ma non lo distruggono, anzi, cominciano ad avvolgerlo per poi confluire nel Cristallo della Conquista.
"Che cosa...?" esclama Satannish.
"Dicevi che i tuoi Figli non sbagliano mai? Loro mi hanno dato questo amuleto, questo amuleto ti distruggerà".
L'eroe si concentra ancora e raduna a sè le altre energie mistiche presenti in questa dimensione, facendole tutte confluire nel Cristallo. Sente dentro di sè un feedback di potere spaventoso, non potrà contenerlo per molto. Non ha intenzione di farlo, per altro. Tutta la potenza da lui accumulata, un qualcosa di mai visto prima, viene scagliata contro Satannish, che ne viene colpito in pieno: è un colpo devastante, che scuote l'essenza stessa del demone. Ed allora accade qualcosa di incredibile, l'azzardo più rischioso di Hector basato su una frase che aveva sentito dire da Annex. Satannish, anche se solo per un istante, teme che tale potere possa annientarlo. Satannish teme, prova paura. L'Uomo Cosa è come se impazzisse e lo tocca. E chiunque conosca la paura... BRUCIA AL TOCCO DELL'UOMO COSA!
Fiamme rosso dorate come l'inferno avvolgono il corpo di Satannish, mentre suoni non di questo mondo fuoriescono dalla sua bocca. Hector ne viene investito e rimane praticamente sordo. Barcolla, ma non deve cedere: quelle fiamme possono debilitare Satannish, ma potrebbero non essere sufficienti. Raccoglie tutte le energie che gli rimangono per un ultimo attacco, il più importante della sua vita. Si vede a raccogliere gli amuleti dei Figli della Tigre dalla spazzatura, mentre lotta contro il Fante di Cuori, mentre entra all'università ed incontra l'Uomo Ragno, mentre viene ferito a morte e decide di ritirarsi. C'è un istante di pace assoluta, poi la Tigre Bianca lancia un nuovo, devastante assalto contro Satannish. Infine non sente più nulla.

Il portale si chiude, Satannish scompare e tutto torna normale. Rimangono solo le vittime di questa battaglia. Il Dr. Strange, Annex, Cardiac ed il Burattinaio si radunano attorno al corpo di Hector Ayala, fuoriuscito poco prima della chiusura del portale.
"Fate spazio, sono un medico!" grida Cardiac iniziando a praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca.
Il Dr. Strange osserva con ammirazione i suoi sforzi, pur sapendo che sono inutili. Lo lascia fare per tre, quattro, cinque minuti, poi interviene:"Non c'è più niente da fare, mi dispiace".
Eli Wirtham china il capo, rassegnato. "E pensare che credevo fosse un assassino".
"Lo pensavo anch'io" interviene Annex "Ci sbagliavamo: è un eroe, è sempre stato un eroe. Fino alla fine. Mi occuperò io di dargli una degna sepoltura".
Il Dr. Strange alza lo sguardo in alto. "Spesso pensiamo di essere invincibili, siamo convinti che ogni battaglia finirà al meglio. Purtroppo non è così: per quanti poteri noi possiamo avere, rimaniamo comunque fragili creature, che possono spezzarsi. Hector Ayala è stato di esempio per tutti noi e farò sì che le sue imprese vengano conosciute da tutti. Questo vi prometto, non sarà dimenticato".

Paludi di Citrusville.

L'Uomo Cosa si riforma dalla vegetazione circostante, immemore di tutto quello che è accaduto nelle ultime ore, come pure giorni, mesi o anni. Inizia a vagare senza meta, mentre la fauna del posto sembra quasi aprirsi di fronte al suo passaggio. Per un istante i suoi occhi brillano di una insolita luce rossa, poi più niente.
L'Uomo Cosa continua a vagare per la palude.

FINE